La camomilla e le sue proprietà terapeutiche

Pubblicato da Fernanda Smaniotto il

La camomilla è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Asteracee, il cui nome deriva dal greco e significa "mela" poiché il suo odore assomiglia molto a quello della mela Renetta. Molto diffusa in Europa e in Asia, ora è naturalizzata anche in altri continenti perché cresce spontaneamente anche in terreni poveri. Il ciclo vegetativo è primaverile-estivo mentre la fioritura avviene in tarda primavera e per tutta l’estate.

Le virtù fitoterapiche della camomilla

L'altezza della pianta della camomilla non supera in genere i 50-80 cm d’altezza e i fiori, dal caratteristico colore bianco, racchiudono un gradevole odore aromatico dovuto al suo principio attivo principale, l’azulene, e da una mescolanza di altre sostanze come acido salicilico, acido oleico, acido stearico, alfa-bisabololo che regalano a questa pianta numerose virtù fitoterapiche:
  • è antispasmodica, cioè produce un rilassamento muscolare che la rende utile in caso di crampi intestinali, cattiva digestione, sindrome dell’intestino irritabile, spasmi muscolari e dolori mestruali, ma è ottima anche in caso di tensione nervosa e stress, perché ha un potere rilassante;
  • è antinfiammatoria, grazie all’azione del suo olio essenziale (azulene e alfa-bisabololo). Per questa ragione è consigliabile in caso di dermatiti, ferite, ulcere, gastrite, congiuntivite, riniti, irritazioni del cavo orale, gengiviti e infiammazioni urogenitali;
  • è un efficace antidolorifico grazie agli acidi organici e ai lattoni, che le conferiscono virtù simili a quelle del cortisone;
  • è ipoglicemizzante, cioè è utile per abbassare il livello di zuccheri dal sangue.

0 commenti

Lascia un commento

Si prega di notare che i commenti sono soggetti ad approvazione prima di essere pubblicati