La passiflora appartiene al genere delle
Passifloracee che comprende circa 465 specie di piante erbacee perenni e annuali, provenienti da America, Australia e Asia. Il
nome gli fu attribuito dai Gesuiti, deriva dal latino e significa "fiore della passione” per la somiglianza della pianta con alcuni simboli religiosi della passione di Cristo. I fiori della passiflora, che nascono tra giugno e settembre, sono normalmente ermafroditi, ascellari e solitari e generano bacche ovoidali o allungate. Le prime notizie di coltivazioni di passiflora in Italia risalgono al XVI secolo e sono state riportate del nobile veneziano Pietro Antonio Michiel nell’Erbario o Storia generale delle piante e, in effetti, nel nostro paese è largamente coltivata anche perché sopporta il gelo invernale dei nostri climi. Può essere piantata in terra o in vaso, avendo l’accortezza di dare alla pianta una posizione soleggiata e calda, riparata dai venti freddi. La riproduzione avviene per talea, propaggine o con la semina.
Proprietà della passiflora
La passiflora, essendo ricca di flavonoidi e alcaloidi indolici, maltolo e acidi grassi, possiede proprietà:
- sedative del sistema nervoso;
- tranquillanti;
- ansiolitiche;
- antispastiche;
- curativa dell'insonnia, della tachicardia e dell'isterismo;
- è utile durante lo svezzamento dagli psicofarmaci.
L'infuso di passiflora, inoltre, è utilizzato per curare la psicoastenia.
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