Le azioni curative del propoli

Pubblicato da Fernanda Smaniotto il

Il propoli è una sostanza resinosa raccolta dalle api che esse stesse elaborano con l’aggiunta di cera, polline ed enzimi. Il colore varia moltissimo, dalle tonalità del giallo si passa a quelle più oscure del rosso, del marrone o del nero. L’odore che emana è molto aromatico. Ci sono due modi per raccogliere il propoli:
  • la raccolta naturale con la quale si rimuove il prodotto depositato dalle api con un apposito raschietto. Quest’operazione permette di ottenere solo piccole quantità di propoli e di scarsa qualità, poiché, raschiando, sono incorporati anche pezzetti di legno, resti di api morte, cera e altre impurità;
  • la raccolta artificiale invece è praticata con metodi e strumenti specifici che permettono di ottenere un prodotto di qualità utilizzabile per scopi commerciali.
Non è possibile definire una composizione precisa del propoli perché varia a seconda della vegetazione di origine. Tuttavia i suoi principali componenti si possono dividere in cinque grandi gruppi:
  • resine (45-55%);
  • cera e acidi grassi (25-35%);
  • oli essenziali e sostanze volatili (10%);
  • polline (5%);
  • composti organici e minerali (5%).

Azioni curative del propoli

In virtù di questa composizione, al propoli sono attribuite innumerevoli azioni curative, tra le quali ricordiamo quelle:
  • antisettiche;
  • protettive;
  • cicatrizzanti;
  • antibiotiche;
  • anti-infiammatorie;
  • antimicotiche;
  • antiossidanti;
  • antivirali;
  • anestetiche;
  • immunostimolanti;
  • vasoprotettive;
  • antitumorali.

0 commenti

Lascia un commento

Si prega di notare che i commenti sono soggetti ad approvazione prima di essere pubblicati