Ginkgo, un aiuto contro i radicali liberi

Pubblicato da Fernanda Smaniotto il

Il ginkgo biloba è l’unica specie ancora in vita della famiglia delle Ginkgoacee, un fossile vivente le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa, e appartiene alle Gimnosperme cioè, una specie i cui semi non sono protetti dall'ovario, ma da un involucro carnoso. Originario della Cina, il ginkgo è un arbusto forte che può raggiungere un’altezza di 30-40 metri ed è così resistente che ben sei esemplari, tuttora esistenti, sono sopravvissuti alle radiazioni dalla bomba atomica caduta su Hiroshima. È una varietà eliofila che predilige una posizione soleggiata e un clima fresco, ma è stato dimostrato che resiste bene anche a -35 °C. La riproduzione avviene generalmente per margotta e, curiosamente, non sopporta la potatura e i rami accorciati seccano e muoiono.

Caratteristiche terapeutiche del ginkgo

Il ginkgo è una pianta dalle benefiche caratteristiche anche da un punto di vista terapeutico visto che le sue foglie contengono:
  • terpeni;
  • polifenoli;
  • flavonoidi come ginketolo, isiginketolo, bilabetolo, ginkolide;
la cui azione:
  • regola la circolazione sanguigna;
  • combatte i radicali liberi rallentando i fenomeni di ossidazione;
  • contrasta gli effetti dello stress fisico e mentale.
È utilizzato anche come trattamento di bellezza per ripristinare l’equilibrio lipidico di pelli secche e screpolate.

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