L’echinacea appartiene alla famiglia delle
Asteracee e fa parte delle piante erbacee perenni del Nord America che comprende nove specie d'interesse ornamentale ed erboristico. Il suo nome viene dal greco e significa "riccio", secondo alcuni autori per evidenziare la struttura dei semi che possiedono, sulla sommità, quattro denti appuntiti, secondo altri, per le brattee del capolino, anch’esse pungenti. Le proprietà terapeutiche dell'echinacea erano conosciute già dagli
Indiani dell'America che la utilizzavano per curare ferite, ustioni, tosse, raffreddori e mal di gola.
Nella radice di echinacea
Oggigiorno il suo uso in fitoterapia non è cambiato perché, in effetti, la radice di questa pianta contiene:
- polisaccaridi che le regalano proprietà immunostimolante;
- flavonoidi;
- echinacoside;
che svolgono azioni:
- antibiotiche;
- batteriostatiche;
- antinfiammatorie.
L’acido cicorico e acido caffeico, poi, svolgono un’azione antivirale, che impedisce la penetrazione dei virus nelle cellule sane. Con l’echinacea si preparano anche pomate e lozioni per la pelle ad azione immunostimolante, protettiva, antinfiammatoria, per curare cicatrici, afte, ulcere e dermatiti.
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