Il rosmarino e le sue molteplici proprietà officinali

Pubblicato da Fernanda Smaniotto il

Il rosmarino è un arbusto della famiglia delle Lamiacee, originarie d’Europa, Asia e Africa e che ora cresce spontaneamente in tutta la macchia mediterranea. Noto volgarmente come "ramerino" o "ramerrino", il suo nome deriva dal latino e significa “rugiada di mare”. La pianta per crescere bene richiede una posizione soleggiata al riparo dai venti gelidi, solo così si moltiplica facilmente, per talea apicale o per divisione della pianta. In ogni modo, d’estate, la pianta si trova sempre in fase di riposo.

Proprietà del rosmarino

I rametti che si raccolgono tra maggio e luglio, vengono fatti seccare ed hanno le seguenti proprietà:
  • stimolanti dell'appetito e le funzioni digestive;
  • stomachici;
  • carminativi;
  • utili nelle dispepsie atoniche e gastralgie;
  • tonici e stimolanti per il sistema nervoso, il fegato e la cistifellea;
  • utili contro infezioni generiche come tosse o asma;
  • antireumatico;
  • analgesico.
In infusione, è utilizzato per gargarismi, irrigazioni cicatrizzanti, cataplasmi antinevralgici e antireumatici. Se si utilizza nell’acqua da bagno, può essere un ottimo purificante e tonificante. I fiori hanno proprietà simili alle foglie:
  • vulnerarie;
  • stimolanti;
  • curativi della leucorrea;
  • coadiuvanti alla lotta ai pidocchi pubici;
  • curativi dell’alopecia e degli eczemi.
Dalle foglie in corrente di vapore, invece, si estrae l'olio essenziale usato come:
  • eupeptico;
  • eccitante;
  • antisettico;
  • sedativo.

Il rosmarino, specie sotto forma di olio essenziale è controindicato per persone che soffrono di epilessia poiché causa irritazioni, convulsioni, vomito e principi di paralisi respiratorie.  

 

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