Il rosmarino è un arbusto della famiglia delle
Lamiacee, originarie d’Europa, Asia e Africa e che ora cresce spontaneamente in tutta la macchia mediterranea. Noto volgarmente come "ramerino" o "ramerrino", il suo
nome deriva dal latino e significa “rugiada di mare”. La pianta per crescere bene richiede una posizione soleggiata al riparo dai venti gelidi, solo così si moltiplica facilmente, per talea apicale o per divisione della pianta. In ogni modo, d’estate, la pianta si trova sempre in fase di riposo.
Proprietà del rosmarino
I rametti che si raccolgono tra maggio e luglio, vengono fatti seccare ed hanno le seguenti proprietà:
- stimolanti dell'appetito e le funzioni digestive;
- stomachici;
- carminativi;
- utili nelle dispepsie atoniche e gastralgie;
- tonici e stimolanti per il sistema nervoso, il fegato e la cistifellea;
- utili contro infezioni generiche come tosse o asma;
- antireumatico;
- analgesico.
In infusione, è utilizzato per gargarismi, irrigazioni cicatrizzanti, cataplasmi antinevralgici e antireumatici. Se si utilizza nell’acqua da bagno, può essere un ottimo purificante e tonificante. I fiori hanno proprietà simili alle foglie:
- vulnerarie;
- stimolanti;
- curativi della leucorrea;
- coadiuvanti alla lotta ai pidocchi pubici;
- curativi dell’alopecia e degli eczemi.
Dalle foglie in corrente di vapore, invece, si estrae l'olio essenziale usato come:
- eupeptico;
- eccitante;
- antisettico;
- sedativo.
Il rosmarino, specie sotto forma di olio essenziale è controindicato per persone che soffrono di epilessia poiché causa irritazioni, convulsioni, vomito e principi di paralisi respiratorie.
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